Succede spesso a Milano quando si fanno degli scavi in centro. Così sta accadendo anche con i lavori della Metropolitana Blu (M4), che hanno già riportato alla luce reperti archeologici di grande interesse.
Il principale, finora, è un tratto di 12 metri di muro romano riemerso in Piazza Resistenza Partigiana, in fondo a Via De Amicis. In realtà quel muro era un argine interno del Naviglio di San Gerolamo che risalirebbe, in base all’esame delle malte, alla fine del medioevo (XIII-XV sec.), argine che, a sua volta, era stato costruito utilizzando grandi ceppi ricavati da antichi edifici romani smantellati e riutilizzati, pratica comune nel corso dei secoli.
Ora gli operai del cantiere stanno tagliando i blocchi del muro per recuperare quei ceppi romani, che saranno in parte inseriti nella futura stazione M4 di via De Amicis e in parte finiranno nella vicina area archeologica di Via Arena, dove si trovava appunto l’antica arena romana. Non è che quei ceppi facevano parte di quell’antico monumento e stanno quindi per tornare a casa?