Diverse cinta di mura hanno difeso Milano nel corso dei secoli: le mura romane (III-IV sec.), le mura medievali (la cinta dei navigli, XII sec.), poi quelle spagnole (la cinta dei bastioni, XVI sec.). Le porte erano sistemate in corrispondenza delle strade che collegavano il nucleo centrale della città ai principali centri vicini e lontani. Lungo i navigli e i bastioni, nelle vicinanze delle porte erano presenti anche diverse porte secondarie (pusterle).
Nel corso del 1800 furono aperte sui bastioni alcune porte costruite come archi monumentali celebrativi: in una città che si andava sempre più estendendo era necessario creare nuovi passaggi per facilitare il traffico di persone e merci (per questo due caselli daziari erano posti ai lati dell’arco).
cinta romana (III-IV sec.) |
cinta dei Navigli (XII sec.) |
cinta dei Bastioni (XVI sec.) |
Romana
Ticinensis Vercellina Comacina Nova Argentea Tonsa |
Romana
Ticinese Vercellina Comasina Nuova Renza Tosa |
Romana
Vigentina Lodovica Ticinese Vercellina Comasina (Garibaldi) Nuova Orientale (Venezia) Tosa(Vittoria) |
Porte della cinta romana
Erano sette, ma di esse resta soltanto un moncone di torre della Porta Ticinensis, oggi visibile dietro un edificio in Largo Carrobbio.
Porte della cinta dei navigli
Delle otto porte lungo i Navigli oggi ne restano soltanto tre, tutte più volte ristrutturate: Porta Ticinese, Porta Nuova e la pusterla di Sant’Ambrogio.
1. Porta Ticinese, presso le Colonne di San Lorenzo
2. Porta Nuova, in fondo a Via Manzoni / Piazza Cavour
3. Pusterla di Sant’Ambrogio, nella omonima piazza.
Porte della cinta dei bastioni
Delle undici porte lungo i Bastioni ne resta solo una, porta Romana. Delle altre, una – Porta Orientale (Venezia) – è stata rimpiazzata da una coppia di caselli daziari, mentre tre sono state sostituite da archi celebrativi costruiti nel corso dell’Ottocento: Porta Nuova, Porta Comasina (Garibaldi) e Porta Ticinese.